Politica, Donato Metallo: “Occorre partito veramente Popolare, non di nominati dall’alto”

Governo, Elezioni alle porte e campagna elettorale avviata ed allora ecco che le analisi si fanno anche all’interno delle segreterie dei Partiti. È il caso del consigliere regionale Donato Metallo, che in una calda domenica di fine luglio affida le sue riflessioni ad un social: “Risulta davvero difficile scrivere in una domenica di luglio rovente e pensare alla nostra attuale situazione.

Pandemia, crisi energetica, guerra, inflazione galoppante, siccità che devasta… eppure il senso di responsabilità è mancato.

Ma ora bisogna fare analisi nuove, nuovi scenari vanno disegnati e costruiti. Il tempo è poco.

Una sinistra che faccia la sinistra, con messaggi chiari, diretti, senza tentennamenti.
Che torni a raccontare di un altro mondo possibile, che vada laddove ci sono realtà virtuose e di queste si nutra.
Tempo fa mi sono imbattuto in una rete di custodi della terra narrati con delizia da alcuni amici.
Parlavano di economia solidale, di terra bassa da rispettare, di innovazioni meridiane e non solo parlavano ma raccontavano il loro stare al mondo fare economia e custodire bellezza.
Una visione politica di forza straordinaria, non predicatori ma costruttori di realtà.
E allora abbiamo tanto da imparare.
E allora che si ritorni a Selinunte a dire che li investiremo perché abbiamo il parco archeologico più grande al mondo e la Sicilia è questo.
Il lavoro, abolire contratti collettivi da 3.60 euro all’ora netti perché sono contro la nostra Costituzione.
E investire, investire sulla scuola, sui nostri e sulle nostre insegnanti perché da lì riparte tutto.
E sui diritti, quanto abbiamo bisogno di una ricognizione dei diritti negati e di garantirli. Senza se e senza ma, senza compromessi al ribasso.
E poi potrei continuare ancora. E qualcuno potrà dire, aggiungere e scavare in profondità.
Ma in sintesi serve, serve un pensiero lungo, una visione di quello che siamo e di quello che saremo.
Serve una lotta senza sosta contro le realtà distorte, quelle periferie di cui tanto parliamo ma che ormai non credono più.

Una ricostruzione che quindi non può che partire dai territori, consultando e ascoltando i Circoli, le Sezioni, le
Associazioni, gli uomini e donne che ogni giorno si rimboccano le mani e le tendono, gli uomini e le donne che hanno avuto esperienze negli Enti Locali, di quelli che sono stati in trincea, che sono stati attraversati dalla sofferenza e dalla creatività della loro gente, di quelli che sono credibili.
E abbiamo una rete immensa di bravi amministratori, che tengono insieme questo Paese.
Un Partito che torni ad essere veramente Popolare. Non di nominati dall’alto.

Solo
Così Segretario la nostra gente potrà tornare ad avere gli occhi belli e lucenti, non da tigre ma da fabbro e poeta, gli occhi, quelli delle Rivoluzioni gentili , del sogno collettivo che tanto ci manca.

Solo
Così è politica, solo
Così ancora si può fare.

Queste poche righe forse sono un sussulto dopo che un amico, questa mattina mi ha mandato la foto di suo figlio, nato da pochi giorni e mi ha scritto “mi raccomando al loro futuro”.

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