Tutto comincia con una mozione presentata dai banchi dell’opposizione ed esposta in aula a Palazzo Carafa dall’ex assessore Marco De Matteis: la richiesta è di aumentare le somme destinate all’ufficio Peba. Per i non addetti ai lavori, l’ufficio che si occupa dell’eliminazione delle barriere architettoniche e che è direttamente collegato sia ai Lavori pubblici che ai Servizi Sociali. Basta questo e il sindaco Adriana Poli Bortone, documenti alla mano, si toglie più di un sassolino dalla scarpa, facendo i conti a quanto fatto sul tema dalla maggioranza a guida del suo predecessore Carlo Salvemini. “Sono d’accordo ad aumentare le somme – dice – ma prima convochiamo una Commissione Controllo su quanto fatto”. E cita: 27.500 euro più successivi 12mila 500 allo stesso professionista per la redazione di perizia di un progetto di accessibilità dellr spiagge; un incarico per 30mila euro per il piano di accessibilità che però si è concretizzato in due liquidazioni da 20mila e da 40mila euro; altri 158mila per incarichi esterni individuati dai dirigenti; 48mila euro per un accordo di ricerca con l’università di Firenze; 158mila biennali per due assegni di ricerca alla stessa Università e altri fondi per Unisalento; 80mila euro per restaurare l’ufficio Peba di viale De Pietro rimasto chiuso e inutilizzato nonostante gli ulteriori 3.640 euro di murales per abbellirlo. “Poi – ironizza la Poli- è stato scelto il Sedile, inaccessibile da chi ha un handicap, come sede per l’infopoint”. Ma è sulle passerelle installate alle marine e costate quasi 130mila euro che scoppia la polemica, con l’assessore Andrea Guido che denuncia di essere stato costretto a cambiarle perché irregolari e il sindaco che rimarca..
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