Scalera con la dottoressa Cafiero

Oncologia di precisione, la ricerca della dottoressa Cafiero fa scuola

Scalera: “La Puglia valorizzi questa eccellenza scientifica”

Un importante passo avanti nell’oncologia di precisione arriva dalla Puglia. La dott.ssa Concetta Cafiero, in servizio presso l’ASL di Taranto, è l’autrice principale di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Genes, che introduce uno strumento farmacogenetico innovativo capace di prevedere gli effetti collaterali della chemioterapia in base al profilo genetico del paziente.

Il progetto, avviato dalla Cafiero insieme ai professori Raffaele Palmirotta e Salvatore Pisconti, ha portato allo sviluppo della Piattaforma Multipanel per Farmaci Antiblastici, un sistema brevettato che aiuta i medici a personalizzare i trattamenti oncologici, riducendo il rischio di reazioni avverse. La ricerca è stata supervisionata dalla Sbarro Health Research Organization della Temple University di Philadelphia, con il supporto del professor Antonio Giordano e del dottor Canio Martinelli, garantendo il massimo rigore scientifico e applicabilità clinica.

Oltre a questo studio, la dott.ssa Cafiero ha brevettato un metodo innovativo per l’analisi del microbiota intestinale, premiato dal Ministero dello Sviluppo Economico e pubblicato su Springer Nature. Il microbiota, infatti, gioca un ruolo cruciale nella risposta alle terapie oncologiche: alcune specie batteriche possono interferire con l’immunoterapia, compromettendone l’efficacia.

Il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (LPD), dopo aver incontrato la ricercatrice, ha annunciato che presenterà una richiesta di audizione urgente in Commissione Sanità per garantire alla Cafiero le migliori condizioni lavorative. “La Puglia deve essere orgogliosa di questa eccellenza – ha dichiarato Scalera – e non può permettersi di perdere una professionista del suo calibro. Con l’apertura del nuovo Ospedale San Cataldo, la sua esperienza deve essere valorizzata. Chiederò che l’Assessore alla Sanità e la Direzione Strategica dell’ASL di Taranto vengano ascoltati per fornire alla dottoressa Cafiero strumenti e risorse adeguate, affinché possa continuare il suo straordinario lavoro per il bene della comunità”.

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