Omicidio a Galatone: 66enne ucciso, c’è un sospettato

Preso alle spalle, un colpo alla nuca. Uno solo, mortale. Forse addirittura mentre era ripiegato verso il terreno intento a concimare i suoi alberi. È stato ucciso così Sebastiano Danieli, 64 anni di Galatone. Era uscito da casa, raccontano i parenti, intorno alle 9.30 del mattino. Voleva finire un po’ di lavori in questo appezzamento di terreno di proprietà alla periferia del suo paese: una contrada fatta di stradine strette e quasi disabitate alle spalle della Chiesa della Madonna delle Grazie. Lo faceva spesso da quando si era pensionato. Per tutta la vita aveva lavorato in un mobiiificio: più che venderli, i mobili li montava.

La capacità di un rapporto sempre eccezionale con le persone. Un rapporto che curava anche con la sua passione per la musica, che lo aveva reso particolarmente amato in paese. Il suono del suo clarinetto rallegrava e regalava emozioni. Sebastisno Danieli è stato trovato cadavere proprio vicino ad uno dei suoi alberi, con la faccia riversa a terra, da un passante che ha allertato i carabinieri. Erano circa le 13.

”Una follia uccidere mio zio”, la rabbia del nipote Biagio Gatto. “Lo amavano tutti, scrivetelo, era un uomo pacifico”, ripete a qualche centinaio di metri dalla tragedia. I parenti non si nascondono. “Abbiamo una mezza idea di chi possa essere stato”, spiegano, “e abbiamo già parlato con i carabinieri”. Carabinieri che nel frattempo hanno ascoltato il 50enne proprietario del terreno confinante. Pare ci fossero alcuni dissidi ma per eventuali risvolti di indagine bisognerà attendere le prossime ore.

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