Quattro italiani su dieci hanno un peso eccessivo: il 30% è in sovrappeso e il 10% è obeso. È quanto emerge dai dati del sistema di sorveglianza Passi dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) relativi al biennio 2022-2023, diffusi alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Obesità.
Nonostante il fenomeno sia ancora più diffuso nel Sud Italia, il divario tra Nord e Sud si è leggermente ridotto negli ultimi 15 anni, a causa di un aumento dei casi nelle regioni settentrionali. Molise, Campania, Basilicata e Puglia continuano a detenere il primato negativo, con quasi la metà della popolazione in eccesso di peso.
L’ISS lancia l’allarme: senza cambiamenti nello stile di vita, il sovrappeso può evolvere in obesità, aumentando il rischio di malattie croniche come diabete, patologie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Tra le fasce più colpite, gli uomini (52% rispetto al 34% delle donne), le persone con difficoltà economiche (52%) e chi ha un basso livello di istruzione (63%). Il problema cresce con l’età, toccando il picco tra i 65 e i 74 anni (58%), per poi ridursi dopo i 75 anni.
Preoccupa anche la scarsa attenzione del sistema sanitario: meno della metà delle persone in sovrappeso dichiara di aver ricevuto dal medico il consiglio di perdere peso, mentre il suggerimento di praticare attività fisica è ancora più raro. Eppure, chi riceve una raccomandazione medica è più propenso a seguire una dieta (46% contro il 17% di chi non viene sollecitato).
L’ISS invita a un’azione più incisiva per contrastare un fenomeno che, oltre a compromettere la qualità della vita, pesa sempre di più sul sistema sanitario nazionale.
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