Nadia Cassini, 76 anni, è morta a Reggio Calabria dopo una lunga malattia. Nata negli Stati Uniti da padre tedesco e madre italiana, entrambi artisti, il vero nome dell’attrice era Gianna Lou Muller. Arrivò in Italia nel 1968 seguendo il marito, il conte Igor Cassini, fratello dello stilista Oleg.
La popolarità arrivò nel 1970 con Il dio serpente di Piero Vivarelli, film scandalo in cui si mostrò in un nudo integrale. La consacrazione arrivò però nel 1979 con L’insegnante balla… con tutta la classe, primo di una serie di successi nella commedia sexy italiana, come L’infermiera nella corsia dei militari e La dottoressa ci sta col colonnello.

Non mancarono le polemiche: celebre uno scandalo televisivo che la vide protagonista accanto a Lando Buzzanca, quando apparve in diretta con un perizoma sottilissimo, suscitando indignazione e persino una denuncia da parte di un telespettatore.
Con il tramonto della commedia sexy, la Cassini si spostò sulla tv commerciale partecipando a programmi come Drive In, Risatissima e Premiatissima, senza mai più raggiungere il successo di un tempo. La sua carriera fu bruscamente interrotta da un intervento di chirurgia plastica mal riuscito, che le lasciò danni permanenti al volto.
Gli ultimi anni della sua vita furono segnati da difficoltà personali, tra dipendenze da droga e alcol, un episodio di stalking violento e un grave incidente d’auto nel 2009. Nonostante tutto, Nadia Cassini resta una figura simbolo di un’epoca, ricordata per la sua vitalità e la sua bellezza senza tempo.
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