Attraverso una lettera indirizzata alla ANBSC, Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, e ai ministri Nordio (Giustizia) e Piantedosi (Interno), il Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori. SI.N.A.G.ECO., ha chiesto un urgente confronto per iniziative di tutela per gli iscritti all’Albo degli Amministratori Giudiziari.
Il Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori SI.N.A.G.ECO. si è dotato di un documento sindacale a corredo del proprio statuto, che prova la capacità di rappresentatività sindacale per la tutela dei diritti e degli interessi collettivi della categoria professionale degli Amministratori Giudiziari e Coadiutori di ANBSC.
Il Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori ha acclarato le evidenti criticità che potrebbero compromettere il difficile compito professionale svolto dai Coadiutori. Considerata la particolare complessità della materia, oltre che il grado di rischio per taluni casi, le ragioni per la richiesta di un urgente confronto, sono molteplici.
Del tutto improprio è l’iter utilizzato per l’adozione della circolare, in spregio al principio della pubblica consultazione, proprio degli Enti Pubblici, al quale, già in passato, si era dovuta conformare anche codesta Agenzia, la quale, in questa circostanza, ha ritenuto, invece di non avviare alcuna propedeutica interlocuzione allargata; per tale ragione la circolare ANBSC n.3/2022 DAC del 22.11.22, quale espressione della sola Agenzia, costituisce un inaccettabile atto autoritativo.
Si sottolinea che tale condotta appare in evidente contrasto con qualsiasi principio di collaborazione, tipico delle relazioni sindacali e in particolare, di mancata attenzione nei confronti della nostra organizzazione, rimasta del tutto ignorata sebbene sia specificamente rappresentativa degli Amministratori Giudiziari e Coadiutori dell’ANBSC, tutti iscritti all’Albo tenuto presso il Ministero di Giustizia. Il Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari e Coadiutori – SI.N.A.G.ECO. è, del resto, a Voi ben noto, anche per effetto di precedenti incontri aventi ad oggetto altre tematiche professionali su cui ci si è confrontati.
Al fine di tutelare i diritti dei Coadiutori, e nell’interesse di una adeguata collaborazione con l’Agenzia, si chiede, preventivamente, l’immediata sospensione degli effetti della suddetta circolare e si rappresenta, sin da ora che, in difetto, SI.N.A.G.ECO. attiverà ogni forma di tutela sindacale richiamata nel proprio Statuto. Si precisa, altresì, che ogni ed eventuale futuro atto autoritativo e/o sanzionatorio nei confronti dei singoli Coadiutori di codesta Agenzia, non potrà che essere interpretato come una condotta “antisindacale” ai danni dei liberi professionisti che ricoprono tale incarico privatistico.
Entrando dunque, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo e solo in via del tutto generale, nell’esame della circolare ANBSC n.3/2022 DAC del 22.11.22, si evidenzia che:
- si è ignorato totalmente che l’attività di Coadiutore è esplicitazione di un contratto privatistico e a termine, peraltro attualmente declinato in diversi formati, tutti parimenti in corso, ma redatti in periodi differenti, che intercorre tra l’Agenzia proponente e il professionista Coadiutore (Amministratore Giudiziario) che lo ha sottoscritto. Pertanto, in osservanza delle norme del Codice civile, appaiono del tutto illegittime e arbitrarie modifiche unilaterali, peraltro con intenti surrettiziamente retroattivi, come quelle contenute nel documento in oggetto, che vogliono interpretativamente ampliare gli obblighi del contraente Coadiutore o ridurne i diritti rispetto a quanto disciplinato nei contratti in corso;
- si è contravvenuto anche ad una pluralità di principi giuridici generali, oltre a specificità del Codice Antimafia e applicazioni operative dello stesso, nonché alla certezza della determinazione dei compensi in ragione dell’opera effettivamente prestata. A riguardo, ci si riserva di contestare tali violazioni nelle opportune sedi giudiziarie, a tutela dei diritti e degli interessi legittimi dalle stesse lesi;
- inoltre, Intendiamo sottolineare, in questa sede che risulta incomprensibile l’adozione della circolare in argomento, con le modalità e le criticità evidenziate, considerato che la gestione dei numerosissimi beni/aziende sequestrati e confiscati si incentra sulla qualificata attività dei Coadiutori, quali liberi professionisti, senza il cui ausilio l’ANBSC non sarebbe di certo autonomamente in grado di amministrare e successivamente destinare tali beni.
In conclusione, questo Sindacato, nel rispetto dei principi di correttezza e di buona fede, che devono ispirare il rapporto tra la ANBSC e i suoi Coadiutori, manifesta, con la presente – previa sospensione della sopra richiamata circolare – la propria disponibilità per l’avvio immediato di un tavolo di confronto e concertazione, anche pubblico e aperto, al quale SI.N.A.G.ECO. partecipi con una propria delegazione, per affrontare le tematiche giuridiche, operative ed economiche trattate nella circolare, nonché per portare proposte migliorative al fine di fornire una valida collaborazione all’Agenzia e tutelare i diritti dei Coadiutori che, come è noto, svolgono incarichi spesso assai delicati e sempre più complessi.
Per il Consiglio Direttivo SI.N.A.G.ECO.
Presidente Giovanni Mottura
V. Presidente Efrem Romagnoli
Segr. Generale Sandro Cavaliere
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