“Mi sono fermato perché ho visto il sangue sulla maglia”: minorenne di Manduria davanti al gip

TARANTO- “Mi sono fermato perché ho visto che la maglia bianca era rossa di sangue” ha detto il 16enne davanti al gip Paola Morelli della Procura dei minori di Taranto quando è stato interrogato all’indomani dell’accoltellamento di un 19enne.

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Il fatto sarebbe accaduto nella serata del 9 febbraio a Uggiano Montefusco, quando il minorenne avrebbe accoltellato la vittima, già nota alle forze dell’ordine, probabilmente per un debito. Pare che il 16enne avrebbe chiesto l’aiuto del maggiorenne per vendere una collana di oro e incassare il denaro. Ma la trattativa sarebbe degenerata al punto che il minorenne avrebbe estratto un coltello e sferrato con violenza diversi fendenti al torace del maggiorenne.

Quest’ultimo è stato sottoposto a un delicato intervento presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, nel reparto di chirurgia toracica, dove è stato trasferito subito dopo le prime cure prestate presso l’ospedale di Manduria. La prognosi è riservata, ma è fuori pericolo.

Il coltello ce l’ho sempre con me, per difendermi. Non si sa mai” ha detto ancora il minorenne davanti al gip anche se ha riferito di non esser mai stato minacciato. Il 16enne è pulito, almeno fino a oggi, non frequenta la scuola da un po’ ed è il figlio di un militare. Per lui, accusato di tentato omicidio, il gip ha convalidato l’arresto e starà presso una comunità nell’attesa che sia fissata la prima udienza del processo.

 

 

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