Michele Mignani

Mignani verso Pisa-Bari: “In questi momenti non importa quanto sei bello ma quello che raccogli alla fine”

L’allenatore del Bari Michele Mignani ha presentato la sfida contro il Pisa a 48 ore dal match valido per il quintultimo turno di campionato.

SIGNIFICATO DI PISA-BARI. “Considero il Pisa una delle squadre più forti del campionato, una squadra che si giocherà una posizione playoff con grandi possibilità. Hanno fatto una finale playoff nella passata stagione e D’Angelo ha fatto un grande lavoro. Ha il valore di una sfida tra due squadre in condizione, che vogliono cercare di stare in alto, di fare punti, che hanno dimostrato di essere competitive e forti. È una sfida dal grado di difficoltà molto alta per entrambe”-

PLAY. Uno tra Benali e Maita giocherà in quel ruolo. Dopo la rifinitura deciderò se dovessi giocare con un centrocampo a tre.

ALLENATORI EMERGENTI IN TESTA. “Avere dei giocatori bravi aiuta gli allenatori, per me Frosinone è una realtà, il Genoa è una squadra che conferma il programma con cui era partito, il Bari lo metto come una sorpresa, una squadra che ha vinto la C e che ha provato a mantenere la colonna vertebrale della squadra dello scorso anno e in partenza ha fatto un campionato al di sopra delle aspettative. Le responsabilità e i meriti si devono dividere tra tutti”.
MORACHIOLI. “Insieme allo staff facciamo dei pensieri, Morachioli è un giocatore che non avrebbe nessun tipo di problema a giocare dall’inizio se viene messo in condizione di giocare nella sua zona di comfort, se non dovesse farlo può dare un grosso contributo a gara in corso. Dobbiamo mettere in conto che le gare durano 90’ e che spesso i secondi tempi sono determinanti, faremo una valutazione definitiva quando mentalmente comporremmo il nostro schieramento migliore rispetto al Pisa”.
INFORTUNATI. “Se escludiamo Scheidler e Maiello gli altri stanno bene. Scheidler è quasi in fondo al percorso di recupero, Maiello ha bisogno di qualche giorno in più. Stiamo cercando di recuperarlo il più veloce possibile”.
BOTTA E BELLOMO. “Non è detto che siano in competizione per un ruolo. Sabato ho chiesto a Botta di fare un lavoro di sacrificio e l’ha fatto, per avere una mezzala di qualità. Bellomo può fare tutto, anche l’esterno nel caso ci aprissimo con un centrocampo a quattro. È un giocatore che ti fa venire sempre voglia di farlo giocare. Ha qualità e caratteristiche uniche. Possono giocare tranquillamente dall’inizio anche tutti e due insieme”.
ULTIMISSIMA FASE. “Tante squadre hanno bisogno di punti, altre non regaleranno nulla agli avversari. Credo sia più facile vedere una partita più coperta rispetto a una più brillante. A noi è toccato fare tutto, abbassarsi, ripartire, fare la partita. Abbiamo giocatori che hanno caratteristiche più spiccate per una tipologia di partita e altri per una tipologia diversa di gara”.
CONCRETEZZA. “La concretezza è tutto nel calcio. Lo ha dimostrato anche la gara tra Napoli e Milan. In questo momento non importa quanto sei bello ma quello che raccogli alla fine dei 95’. Devi cercare di tenere le partite sempre aperte. Non puoi pensare di fare un primo tempo all’arrembaggio, c’è la fortuna di avere cinque cambi. Ci vuole un briciolo di equilibrio e di attenzione. È più importante sistemare qualcosa durante la partita che farlo dall’inizio”.
SVOLTA. “Ci sono cose che abbiamo variato durante la stagione, come variare l’altezza dei tre giocatori offensivi o l’atteggiamento in corso”.

 

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