MATERA – Il “Libro dei privilegi della città”, autorevole pezzo di storia materana, è finalmente preservato dall’azione degradante del tempo, attraverso una digitalizzazione che ne consente anche la fruizione pubblica (SFOGLIA LA COPIA DIGITALE). È il primo passo dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Bennardi, noto appassionato e studioso di bibliografia antica, per recuperare le prove tangibili di una memoria storica da consegnare alle future generazioni. Il volume, conservato nell’archivio comunale e meglio denominato “Privilegia nonnulla Materae civitati concessa ab a. D. MCCCXLV. dum antiqujora temporum vicessitudo consumpserit”, rappresenta un tardo esempio della tipologia dei cosiddetti Libri rossi. Il titolo in latino, come pure l’attuale rilegatura e composizione del volume, sono opera del conte Giuseppe Gattini, che data il suo intervento nel 1879. Un fascicolo cartaceo e alcuni frammenti sono così confluiti in un unico volume con elegante rilegatura, che contiene 51 fogli. La parte più consistente è rappresentata da un primo fascicolo redatto da un’unica mano di età moderna, dove sono ricopiati 30 privilegi concessi alla Universitas di Matera, compresi tra il 1345 e il 1525, senza un apparente ordine. Nei frammenti successivi, che giungono sino al 1788, si trovano, come inserti, altri cinque privilegi di età angioina. “Un testo di grande interesse. -sottolinea il professor Francesco Panarelli, che con la collega Francesca Sogliani dell’Università della Basilicata ne aveva richiesto la consultazione- Un libro che permette di comprendere almeno in parte le selezioni operate dall’Universitas materana rispetto alla propria documentazione, e i processi di costruzione della memoria e dell’identità cittadina. Utilizzato da alcuni storici locali, il testo non è stato ancora pubblicato nella sua integrità, ma trova comunque un ottimo punto di confronto tra i documenti conservati nel Fondo Università di imminente pubblicazione nel progetto del “Codice diplomatico di Matera”. Esso costituisce un tassello fondamentale per la ricostruzione su base documentaria della storia della città di Matera e la realizzazione di un Atlante della città”. “La scansione consente di fruire in digitale e a distanza il manoscritto, ed evitare ulteriore deterioramento per eccessiva manipolazione. -spiega il sindaco Bennardi- La riproduzione è stata realizzata con scanner planetario senza schiacciamento delle pagine, alcune dipinte a mano con un bellissimo stemma comunale a colori. L’obiettivo è ora reperire le risorse per procedere alla digitalizzazione e catalogazione dell’intero patrimonio archivistico comunale di grande pregio e valore, per renderlo fruibile anche attraverso la rete. Al momento il patrimonio è ben custodito in sicurezza presso gli uffici comunali, nelle buone mani del funzionario responsabile dottor Vito Vitullo”. Il pdf del Libro dei privilegi, è a disposizione di tutti gli studiosi che volessero vederlo tramite l’ufficio e il funzionario responsabile.
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