“Loro sono partiti bene nei primi dieci minuti, molto motivati perché vogliono restare in corsa, com’è giusto che sia – ha spiegato Massimo Pizzulli, tecnico del Martina, dopo il ko di Brindisi -. Poi, però, abbiamo iniziato a gestire la partita. Non sono più entrati in area di rigore e noi abbiamo avuto due o tre occasioni, soprattutto con Ievolella, con una palla che, se fosse passata, sarebbe stata solo da depositare in porta”.
Gli episodi chiave nella ripresa
“Il secondo tempo è iniziato con lo stesso equilibrio e sembrava che la gara potesse terminare a reti inviolate. Poi, un episodio ha cambiato tutto: “C’è stata questa situazione del tocco di mano, i miei giocatori si sono fermati un attimo, ma l’arbitro ha lasciato correre. Poi c’è stato il contatto per il rigore, che c’era sicuramente. Però nel momento in cui il guardalinee alza la bandierina, i miei giocatori sono stati ingenui a fermarsi. Questo ha permesso al Brindisi di sviluppare l’azione del gol”.
Dopo il vantaggio, il Martina ha reagito con determinazione: “Ci sono stati dieci minuti in cui avremmo meritato il pareggio. Il tiro di Cafagna, il miracolo del portiere su Mancini e l’occasione clamorosa di Ievolella su cross di Lupo. Abbiamo creato quattro occasioni in dieci minuti, sembrava che il gol dovesse arrivare, ma il 2-0 ha tagliato le gambe alla squadra, c’è stata un po’ di rassegnazione”.
Una sconfitta che non cancella il cammino
Il tecnico ha comunque voluto sottolineare il gran lavoro della sua squadra fino a questo momento: “Non ci succede quasi mai di perdere, era da quattro mesi che non accadeva. Trovarci sotto di due gol ci era successo solo con la Palmese, ma in quell’occasione avevamo avuto un’ottima reazione. Devo comunque fare i complimenti ai miei ragazzi: abbiamo giocato 31 partite finora, stiamo facendo qualcosa di straordinario. Non abbiamo una rosa così imponente come le altre corazzate, ma vogliamo giocarcela fino alla fine”.
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