Erchie, manifesti negazionisti: assolta una coppia

ERCHIE – Non fu vilipendio, ma, pur in piena pandemia, una espressione di diritto alla critica e di libertà di manifestazione di pensiero. Questa era la tesi della difesa, presumibilmente accolta dal giudice del Tribunale di Brindisi Genantonio Chiarelli, che ha assolto con formula piena “perché il fatto non costituisce reato” una coppia di Erchie, difesa dall’avvocato Giuseppe Sorio. Il pubblico ministero Pierpaolo Montinaro aveva chiesto la condanna a una multa da mille euro a testa. E invece…

Negazionisti costituzionalmente garantiti

I due, tra il 2 e il 3 gennaio dello scorso anno, erano stati identificati dai carabinieri della Stazione erchiolana come gli autori di una serie di locandine, 20 o poco più, comparse nel centro abitato di Erchie. Propaganda negazionista o, piuttosto, libertà di espressione? Sembrerebbe prevalere la seconda ipotesi, visto che il giudice ha sentenziato l’assoluzione, piena e totale. “Cari mascherati, vi hanno visti così devotamente asserviti e sottomessi – recitavano le locandine .- che non hanno non potuto prorogare un’emergenza che non esiste!!! Non possono non esistere i tiranni quando il popolo è composto da servi come voi”. Verità o bugia, poco conta. I due, identificati e denunciati, hanno semplicemente espresso la loro idea. E potevano farlo, secondo la Costituzione , pure, secondo il giudice.

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