Manfredonia, inchiesta Stella Maris: OSS passa dai domiciliari al carcere

Manfredonia (FG) –

La Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere a carico di uno dei quattro operatori socio sanitari impiegati in una R.S.A. del manfredoniano, già agli arresti domiciliari dallo scorso 3 agosto, sottoposto alle indagini preliminari con riferimento al reato di maltrattamenti aggravati e violenza sessuale aggravata nei confronti di alcuni pazienti ricoverati nella residenza.

Il provvedimento eseguito dal personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia è stato emesso dal Tribunale del Riesame di Bari che, sulla base di una richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica e, in riforma dell’ordinanza impugnata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia in data 2 agosto 2022, ha deciso di applicare la più grave misura cautelare della custodia cautelare in carcere.

L’attività investigativa aveva preso avvio nel mese di giugno 2022 per presunti episodi di maltrattamenti che alcuni operatori socio sanitari ponevano in essere nei confronti di alcuni pazienti ricoverati presso la R.S.A..

Le attività d’indagine espletate e, in particolare, i molteplici presidi tecnici istallati all’interno di predetta struttura, hanno consentito di registrare numerosi e reiterati abusi, fisici e psicologici, presumibilmente da parte degli operatori ai danni di pazienti in età avanzata con patologie altamente invalidanti.

Va precisato che la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.

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