Leverano, sciopero alla Supermonte: ai lavoratori, già in cassa, il lavoro a chiamata non pagato o pagato in ritardo

LEVERANO – C’è grande preoccupazione tra i lavoratori della Supermonte di Leverano, che non solo sono già in cassa integrazione ordinaria e che quindi devono fare i conti con la totale incertezza sulle prospettive aziendali, ma adesso si aggiunge anche il problema del lavoro a chiamata non retribuito o pagato con notevole ritardo, per questo oggi in molti hanno aderito allo sciopero proclamato dalla Fiom Cgil.

“La situazione è ormai insostenibile”, spiega il segretario generale della Fiom Cgil Lecce, Ciro Di Gioia. “Alla totale incertezza sulle prospettive aziendali e alle tribolazioni che i lavoratori stanno affrontando ormai da anni, si aggiunge di fatto il lavoro a chiamata non retribuito o pagato con notevole ritardo”.

“Il 25 luglio, nella sede di Confindustria, è stato messo a verbale che l’azienda avrebbe erogato gli stipendi di maggio e giugno, ma in queste ore nelle tasche dei dipendenti, e non di tutti, sono arrivate le retribuzioni del solo mese di maggio” riferisce Di Gioia.

“La proprietà, inoltre – precisa il segretario Fiom Cgil-  da oltre un anno annuncia in tutte le sedi l’imminente presentazione di un piano industriale per il rilancio dell’azienda, in grado di dare una prospettiva occupazionale di lungo termine. A questa situazione insostenibile è necessario porre fine definitivamente”.

https://youtu.be/4U6gxCp2oB0

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