Francavilla Fontana, i lecci chiedono aiuto: “condannati a morte”

FRANCAVILLA FONTANA – Il progetto varato dall’amministrazione Comunale di Francavilla Fontana circa l’espianto dei lecci posizionati a ridosso di Castello Imperiali ha “provocato” non solo una raccolta firme promossa dall’associazione Ucronìa, ma anche una singolare protesta messa in piedi da ignoti. Nella notte tra lunedì e martedì, infatti, sui tronchi delle piante è stato “attaccato” con lo scotch un volantino. “Aiutatemi – si legge  – sono stato condannato a morte dall’amministrazione comunale. Verrò tagliato nei prossimi mesi”.

Il gesto, al momento, non è ancora stato rivendicato. Sull’argomento, è intervenuto il presidente del consiglio comunale Domenico Attanasi.

“Quando alcuni mesi fa ipotizzai – senza offendere nessuno –  che dietro una sedicente associazione culturale si nascondesse in realtà un laboratorio politico, fui attaccato energicamente da chi si scandalizzò per quella che fu percepita come una allusione scortese e fuori luogo.  A distanza di pochissimo tempo i fatti stanno confermando la mia tesi, anche perché con questa callida, scorretta e puerile campagna di disinformazione la “cultura” c’entra ben poco”.

“Ucronia non c’entra nulla!”

Ucronìa, però, con la protesta “non c’entra assolutamente nulla. Stiamo raccogliendo le firme per bloccare il taglio degli alberi – spiega la componente del direttivo Sara Milone – di questi volantini non ne sappiamo niente. Non l’avremmo mai fatto”.

L’espianto dei lecci, alcuni di essi malati, è stato spiegato dall’amministrazione guidata dal sindaco Antonello Denuzzo come necessario sia per l’attuazione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che per permettere la visibilità della balconata del castello, nascosta dalle fronde. Ovviamente, sull’argomento, la cittadinanza è spaccata.

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