Un pomeriggio di paura si è consumato ieri a Lecce, quando un uomo di 40 anni è stato sorpreso a forzare la porta di un’abitazione con all’interno una famiglia – marito, moglie e tre figli piccoli – che si è barricata in casa in attesa dell’arrivo della Polizia.
L’allarme è scattato intorno alle 14:00, quando il capofamiglia, allertato da rumori sospetti nel cortile, ha notato la presenza di un estraneo intento a forzare l’ingresso. Dopo aver messo in salvo la famiglia in una stanza, è rimasto in contatto con il 113 fino all’intervento delle volanti della Questura.
Alla vista degli agenti, l’uomo ha tentato la fuga scavalcando un muro di cinta, ma è stato bloccato dopo una breve colluttazione. Ha opposto una violenta resistenza, cercando di liberarsi con spintoni, calci e gomitate. All’interno dell’auto di servizio ha più volte colpito il finestrino con la testa nel tentativo di sfondarlo.
Una volta condotto in Questura, ha continuato a manifestare un comportamento aggressivo e autolesionista, al punto da rendere necessario l’intervento del 118. Dopo gli accertamenti al pronto soccorso è stato dimesso e arrestato con l’accusa di tentato furto in abitazione. È stato inoltre denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo non si sarebbe fermato nemmeno davanti alle urla dei bambini presenti in casa. Su disposizione del pubblico ministero di turno è stato trasferito nel carcere di Borgo San Nicola.
Come previsto dalla normativa vigente, si ricorda che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che per l’indagato vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
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