Lecce, Sticchi Damiani minacciato, fatto non c’entra col calcio

“Dopo l’episodio spiacevole di ieri ho sentito tanto affetto e l’abbraccio forte del Salento, e ci tengo a precisare che in questo triste episodio c’è la magistratura che sta facendo il suo lavoro. Io mi sento perfettamente tutelato, garantito dal mio Stato, dalla magistratura che proteggerà me e la mia famiglia. Ma quello che posso dire con certezza, quella che è la mia percezione, che questo è stato un episodio che nulla c’entra con il calcio, che nulla c’entra con il Lecce. In questi cinque anni ho sempre e solo vissuto l’affetto e l’entusiasmo della gente e dei tifosi”. Lo ha detto il presidente dell’Us Lecce, Saverio Sticchi Damiani che ieri è stato oggetto di un episodio intimidatori a Lecce dove sconosciuti hanno messo dinanzi alla sua casa e al suo studio legale due teste di maiale. “Ho raggiunto ieri sera la squadra a Folgaria – ha detto – ma il mio arrivo in ritiro era già previsto da tempo e non ho voluto modificare il mio programma: avevo voglia di stare con i ragazzi e toccare con mano il lavoro fatto durante il ritiro. Insomma un po’ di aria pura e di ossigeno puro in tutti i sensi dopo l’episodio di ieri”. “Tanto l’affetto ricevuto qui a Folgaria dai tifosi – ha detto ancora – come tanto l’affetto che ho riscontrato e ricevuto, con il territorio che si è stretto in maniera incredibile attorno a me ed alla mia famiglia. Ho sentito e toccato la vicinanza della mia terra, della mia città, del Salento tutto e della gente che ha voluto vivere al mio fianco questa esperienza difficile, e che mi ha voluto dare un segnale tangibile di presenza e di affetto”. Sticchi Damiani oggi ha assistito all’amichevole del Lecce contro il Bochum a Bressanone.

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