Nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Potenza Salvatore Pignata, non ha risposto alle domande il magistrato pugliese Pietro Errede, ai domiciliari dallo scorso 29 maggio nell’ambito di un’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo lucano, su presunti abusi nella gestione di fallimenti. Errede, attualmente in servizio presso il tribunale di Bologna, all’epoca dei fatti contestati era giudice delle sezioni fallimentare-esecuzioni immobiliari nonché misure di prevenzione del tribunale di Lecce. Secondo quanto si è appreso, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche le altre quattro persone ai domiciliari, l’avvocato Alberto Russi e i commercialisti Massimo Bellantone, Marcello Paglialunga ed Emanuele Liaci.
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