Salvemini: “Secondo le prime stime, la bolletta del Comune lieviterà di oltre 500mila euro” e Lecce aderisce alla protesta simbolica, promossa da Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), contro il rincaro dei costi energetici, che avrà pesanti ripercussioni su famiglie e imprese, già duramente provate dalla pandemia, ma anche sui bilanci degli enti locali, mettendo a rischio l’erogazione di servizi alle comunità.
In tutte le città che aderiscono verrà spento un edificio rappresentativo o un luogo significativo giovedì 10 febbraio per 30 minuti dalle 20 alle 20.30.
A Lecce, per l’occasione, in quella mezz’ora, saranno spenti i 4 pastorali dell’Ovale di sant’Oronzo e l’illuminazione del Sedile.
«Spegneremo la nostra piazza – dichiara il sindaco Carlo Salvemini, delegato Anci Rifiuti ed Energia – per rappresentare il disagio che vivono i nostri concittadini, chiedere ulteriori misure a sostegno di famiglie e imprese e l’istituzione di un fondo che consenta ai Comuni di reggere l’aumento dei costi dell’energia senza dover ancora una volta rimodulare al ribasso le voci di spesa per i servizi.
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