L’abbigliamento sportivo nella moda femminile

Comodo, resistente, alla mano ma di gran classe: l’abbigliamento sportivo è un po’ tutto questo, e molto di più.

La storia dei capi sportivi, specialmente nella moda femminile, è lunga e ricca di spunti che si intrecciano fortemente alla cultura popolare e all’evoluzione, specie negli anni ‘70-’80 del Novecento, di un modus operandi e di una scuola di pensiero in cui il mondo dello sport e del fitness erano gli elementi cardine di una vita lussuosa e sana, in cui passare rapidamente da un’intensa sessione di tennis o golf a una piacevole e rigenerante sessione di SPA, il tutto come impegno da inserire nell’arco della giornata, tra le mille altre faccende quotidiane da svolgere. Senza contare l’importanza che il fitness aveva un ruolo di spicco anche nella cultura televisiva e cinematografica di quell’epoca, con una sequela di grandi sex symbol che prestavano la loro immagine per programmi di allenamento e registrazioni di sessioni di stretching, fitness e yoga.

Ecco quindi che l’abbigliamento sportivo ha accresciuto sempre di più la sua influenza nel mondo della moda, invitando alla comodità e alla praticità; senza mai mancare di essere fine, colorato ed elegante, lo sportwear era finalmente il mezzo tramite cui i grandi stilisti abbracciavano lo stile di vita dinamico e intenso che tipicamente era proprio di uomini e donne delle middle-class sociali americane ed europee. Oggi, ritroviamo un esempio concreto di filosofia nei grandi cataloghi dei brand d’alta moda e di grande qualità, come Fracomina.

L’evoluzione dell’abbigliamento sportivo femminile

La storia dell’abbigliamento sportivo femminile risale addirittura all’Ottocento, con i primi capi dedicati alle alte sfere della società, tipicamente impegnate in attività ricreative come il golf. Tutto è cambiato, poi, nel corso del Novecento: dai primi capi larghi e comodi di Coco Chanel all’American Look di Claire McCardel, i tipici indumenti del mondo sportivo – come shorts (maschili e femminili), polo, felpe e tute – vennero completamente sdoganati, al punto da divenire veri e propri esempi di classe ed eleganza dal tocco street e casual, perfettamente immersi nella quotidianità delle persone normali. La moda stava così riscoprendo il bello della semplicità, dando spazio a collezioni sportwear che non fossero solo ed esclusivamente realizzate in tessuti tecnici come lo spandex e dunque realizzate per garantire il massimo comfort durante le sessioni di allenamento più intense, ma anche e soprattutto comode e realizzate con materiali comuni finemente lavorati, come il denim e la lana. Ciò era fondamentale, perché l’abbigliamento sportivo stava a tutti gli effetti divenendo parte della quotidianità delle persone che, seppur non strettamente legate al mondo del fitness e dello sport, erano comunque soggette ai mille spostamenti e sforzi fisici che il tram tram quotidiano tipicamente propone.

Il meglio della moda sportiva femminile contemporanea

Oggi, il “ready to wear” tipicamente sportivo è un vero e proprio stile di vita che trova compimento nelle collezioni di lusso di tutti i grandi brand di moda, che sono ormai consci di come l’eleganza e il vero lusso vadano a braccetto proprio con la comodità più assoluta. Questo è dovuto soprattutto alla visione moderna dell’abbigliamento sportivo, e che ha investito anche e soprattutto le grandi celebrity dello star system: parliamo dunque dell’Athleisure, ovvero quello stile secondo cui tute, felpe, sneakers e sportwear in generale potevano essere soggetti di un profondo estro artistico, non venendo più relegato solo all’ambiente delle palestre e dei campi da gioco più disparati.

Questo concetto, che ha assunto poi un’ulteriore valenza con la cultura pop contemporanea, sempre molto vicina a generi musicali che raccontano nel dettaglio la street life e lo spirito hip hop europeo e americano, ha portato ufficialmente il mondo a percepire l’abbigliamento sportivo (specialmente nel campo della moda femminile) come un insieme di colori, tessuti semplici ma curati e linee di design che meritano di diritto di entrare a far parte della definizione di “lusso” moderna.

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