Mercoledì 31 luglio 2024 (ore 19.00), a Roma, avrà luogo l’evento celebrativo per l’iscrizione del sito “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi e di tutte le istituzioni pubbliche e private coinvolte nel percorso di candidatura.
Non sono mancate le reazioni istituzionali e politiche, questa la nota del Partito Democratico di Brindisi:
Con immenso orgoglio, il Partito Democratico di Brindisi accoglie la notizia dell’iscrizione della “Via Appia. Regina Viarum” nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Questo straordinario traguardo viene da lontano e rappresenta il frutto di una straordinaria sinergia tra Ministero, enti locali ed associazioni.
Il riconoscimento è anche il coronamento di una visione lungimirante e di un impegno costante della precedente amministrazione, che ha fortemente creduto nel valore storico e culturale della Via Appia, investendo risorse e competenze significative, promuovendo scambi culturali tra tutti i comuni che si estendono da Roma a Brindisi e lavorando instancabilmente per questo ambizioso obiettivo.
In particolare, la collaborazione con le Associazioni e tra i comuni lungo la Via Appia si è rivelata cruciale per raggiungere questo risultato, dimostrando che l’unione e la condivisione di obiettivi possono portare a successi straordinari.
La designazione della Via Appia come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO riveste un significato particolare per Brindisi, storico terminale della Via Appia e naturale “Porta d’Oriente”.
Questo riconoscimento, infatti, celebra la ricca eredità storica di Brindisi, e pone anche le basi per un futuro di sviluppo turistico e culturale che valorizzi le nostre radici e proietti Brindisi nel panorama internazionale.
Il Partito Democratico di Brindisi ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato storico ed invita la cittadinanza a partecipare attivamente alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, affinché la Via Appia possa continuare a essere un simbolo di orgoglio e di identità per le future generazioni.
Questo invece il commento di Nicola Gatta in rappresentanza della Capitanata:
Questa notizia per me ha un valore altissimo, anzitutto per la mia terra, che è attraversata da questa fondamentale arteria, (soprattutto nei territori di Troia, Ordona, Ascoli Satriano, Casteluccio dei Sauri, Stornarella e in un tratto importantissimo tra Celle San Vito e Faeto, una posta chiamata Mutatio Aquilonis che rappresentava una tappa obbligata per il cambio dei cavalli), ma anche perché ai tempi della mia presidenza, l’amministrazione provinciale
investì 500mila euro per realizzare la manutenzione dello storico ponte romano sul torrente Carapelle, nei pressi di Ascoli Satriano e firmò un protocollo d’intesa intitolato proprio ‘Via Appia, Regina Viarum’ finalizzato alla candidatura UNESCO.
Tra l’altro, proprio a gennaio è stato riportato alla luce un tratto di Via Appia nei pressi di Rocchetta Sant’Antonio.
Sono felice per questa notizia, poiché sento di aver contribuito ad una candidatura giunta direttamente dal ministero alla cultura, che è il frutto di un lavoro congiunto di Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 città metropolitane e province, 74 comuni, 14 parchi e 25 università.
La Capitanata è una terra che merita la valorizzazione dei camminamento, come accade in Spagna per quello di Santiago de Compostela, perché la nostra via Francigena, o Traiana, o Appia Traiana, come si voglia chiamarla in base ai tratti, possa ritornare un riferimento turistico, una meta di pellegrinaggi e dei flussi economici, come è accaduto per diversi secoli”.
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