Bari. Cesvi: la Puglia tra le regioni più vulnerabili al maltrattamento minorile

BARI- La Puglia insieme a Calabria, Sicilia e Campania è, anche quest’anno, tra le regioni italiane più esposta al maltrattamento all’infanzia, sia in relazione ai fattori di rischio presenti sul territorio regionale sia in relazione ai servizi di prevenzione e contrasto al fenomeno. A evidenziarlo il nuovo Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia di Cesvi. L’edizione di quest’anno ha inoltre dedicato un particolare focus all’impatto che la pandemia ha avuto sulla salute mentale di bambini e adolescenti e delle loro famiglie.

Cesvi ha quindi deciso avviare a Bari una serie di attività mirate a prevenire e contrastare i fenomeni di trascuratezza e maltrattamento all’infanzia, in collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II. Sono stati creati laboratori ludico-creativi negli asili nidi e nelle scuole materne ed è stato messo a disposizione di alunni, insegnanti e genitori uno sportello di supporto psicologico. Sono stati inoltre avviati percorsi di formazione specifica sulla figura del “Tutore di resilienza” che trasmettono agli operatori strumenti, metodi e principi d’azione resilience-focused da impiegare nella pianificazione e nella conduzione delle proprie azioni al fine di ridurre il rischio e rafforzare le risorse degli utenti.

LA SITUAZIONE IN PUGLIA

La Puglia, stabile rispetto al 2021, occupa la 17esima posizione dell’Indice seguita da Calabria (18°), Sicilia (19°) e Campania (20°). In particolare, la Puglia registra un peggioramento rispetto allo scorso anno in relazione alla capacità di vivere una vita sicura (dall’15° al 16° posto); migliora invece la capacità di vivere una vita sana (dal 16° al 15° posto). Stabili la capacità la capacità di acquisire conoscenza e sapere (17°), la capacità lavorare (14°) e di accedere a risorse (16°) e nella capacità di cura (17°).

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