Un tappeto floreale lungo 250 metri attraversa il centro di Patù, paese di 1.600 abitanti circa nel basso Salento. È la celebre Infiorata, antica tradizione popolare e religiosa che celebra il Corpus Domini, quest’anno alla sua decima edizione. Sarà visitabile fino al 24 giugno, il giorno dei festeggiamenti di San Giovanni Battista, compatrono di Patù assieme a San Michele Arcangelo.
Erbe e fiori essiccati, sminuzzati e tritati finemente fino a diventare polvere di colore compongono greche e disegni ispirati a messaggi e valori religiosi, ma anche a tematiche sociali d’attualità. Dietro le quinte della passerella che ogni anno attrae centinaia di turisti e visitatori ci sono mesi di preparativi che coinvolgono l’intera comunità.
Terminata, dopo una notte di lavoro collettivo tra sabato 21 e domenica 22, la creazione artistica ha ricevuto la benedizione di monsignor Vito Angiuli, vescovo della diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, per poi ospitare il passaggio della processione del Corpus Domini.
Un rito importante di spiritualità e condivisione che rafforza il senso di comunità, ancora vivo nei borghi del Sud. “Ma per renderlo possibile la fatica è tanta e i giovani che si rendono disponibili invece sempre meno”, commenta fuori microfono un’anziana signora. “Spero che la tradizione continui a sopravvivere, – dice -, ma c’è il rischio che si perda”.
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