BRINDISI- Sono dieci gli incendi da inizio stagione che si sono verificati nel Brindisino: oltre 15.000 euro di sanzioni e 5 persone denunciate dai carabinieri Forestali.
L’ estate è ancora lunga e le temperature non accennano a diminuire, così come non mancano le giornate ventose, estremamente pericolose per la propagazione di incendi.
Tuttavia, si può tracciare un bilancio di mezza stagione per la provincia di Brindisi che, pur non presentando grandi estensioni boschive, d’altra parte vanta “zone verdi” di grandissimo pregio, prima fra tutte la riserva naturale statale di Torre Guaceto, poi le colline della Valle d’Itria, i boschi litoranei con i parchi delle Dune Costiere e delle Saline di Punta della Contessa.
Un paesaggio così interessante, dove la vegetazione si combina ad ambienti palustri e marini, è di grande attrattiva per visitatori italiani e stranieri, sempre più numerosi. Anche per questo eventuali incendi boschivi, oltre a costituire un danno per gli ecosistemi naturali, rappresentano un motivo di allarme sociale per i tanti frequentatori del patrimonio verde della provincia.
I carabinieri Forestali, come sempre, pongono la massima attenzione sulle aree più sensibili, e la riserva di Torre Guaceto, ad esempio, viene perlustrata anche più volte al giorno.
Quest’anno i militari del Gruppo messapico, con le stazioni di Brindisi, Ceglie Messapica e Ostuni, hanno intensificato i servizi di pattugliamento, concentrati soprattutto nelle fasce orarie più a rischio ma, più di tutto, si è confermato un notevole impegno sulla verifica degli adempimenti prescritti dalle norme regionali a fini preventivi, come la realizzazione di fasce perimetrali nei campi, ripulite da vegetazione infestante (da effettuarsi per almeno 15 metri di larghezza, entro il 31 maggio o immediatamente dopo la mietitura).
Gli accertamenti hanno individuato complessivamente, finora, 27 violazioni per inadempienze, con sanzioni per un ammontare superiore a 15 mila euro. L’attenzione prestata alla fase preventiva ha permesso di limitare i danni anche quest’anno, almeno per la prima parte dell’estate: si contano a oggi 10 incendi in tutta la provincia, con circa 50 ettari di boschi interessati dalle fiamme.
L’ incendio più dannoso è stato quello verificatosi nei giorni 29 e 30 giugno scorsi nelle campagne del capoluogo, al Bosco di Lucci, dove sono intervenuti per lo spegnimento anche i canadair.
Si rimarca che nel nostro territorio gli incendi boschivi sono per lo più di origine colposa, ed interessano la vegetazione dopo essersi sviluppati su terreni agricoli, incolti o cumuli di rifiuti. Le responsabilità sono da attribuirsi alla matrice umana nel 100% dei casi.
I carabinieri forestali, addestrati e formati per le specifiche indagini per l’individuazione dei colpevoli, hanno finora deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi 5 persone, tutte ai sensi dell’art. 423-bis del codice penale (incendio boschivo colposo).
Anche per l’azione di contrasto a seguito di incendio, è fondamentale la tempestività di intervento, che si basa sulla prontezza delle segnalazioni; per tale motivo si invitano i cittadini a farsi parte attiva nella difesa del patrimonio boschivo, comunicando alla centrale operativa dell’Arma, con immediatezza e ogni possibile circostanza, i fatti eventualmente rilevati.
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