OTRANTO- Secondo quanto emerso dalle indagini, un imprenditore del settore marittimo ha indebitamente percepito sin dal 2020 il reddito di cittadinanza, intascando una somma che si aggirerebbe intorno ai 13 mila euro e che adesso dovrà restituire all’erario dello Stato.
Il soggetto è stato infatti deferito all’autorità giudiziaria per violazioni al Decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e pensioni”, convertito con modificazioni dalla Legge 28 marzo 2019, n. 26, all’esito di una complessa attività investigativa svolta dai militari della Guardia Costiera di Otranto, avviata nel corso dell’inverno del 2021 sotto il coordinamento del pm sostituto procuratore Simona Rizzo della procura della Repubblica di Lecce.
Nel caso in questione, l’imprenditore ha detenuto beni il cui possesso è motivo di impedimento per la corresponsione del beneficio. Ma non solo, egli ben si è visto dal farsi remunerare per le attività commerciali svolte sui propri conti correnti, ricorrendo invece a quelli di alcuni parenti.
Attualmente denunciato a piede libero, il lavoratore autonomo dovrà rispondere di quanto indebitamente dichiarato avanti all’autorità giudiziaria, che nel frattempo ha sospeso l’erogazione del contributo e la restituzione delle somme fin ora percepite.
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