“Mentre il territorio sta collaborando e, in seguito alla nomina del Commissario Ferrarese, sono cominciati confronti costruttivi tra le parti al fine di accelerare l’iter che condurrà alla realizzazione delle opere, Pagano non perde occasione per polemizzare con il ministro Fitto per meri scopi politici, in danno alla città di Taranto. Anche Genova dimostra plasticamente che la figura del Commissario sia la soluzione migliore per raggiungere il risultato, ma a Pagano interessa evidentemente più creare divisioni che fare squadra, come invece stanno facendo le autorità locali per il bene del territorio. Noi non tolleriamo questo atteggiamento distruttivo e saremo invece, sempre dalla parte di chi vuole far crescere la città”. Così, attraverso una nota. l’onorevole Dario Iaia, coordinatore provinciale Fratelli d’Italia di Taranto e componente della commissione parlamentare Ambiente, territorio e Lavori pubblici.
Non si è fatta attendere la contro risposta dello stesso Ubaldo Pagano, “All’onorevole Iaia andrebbe ricordato che per il successo dei Giochi non si tratta affatto di collaborare con un Commissario, di cui ancora fatichiamo a capire la necessità – dice in una nota il deputato del Partito Democratico -. Piuttosto, dovrebbe impiegare il suo tempo per strigliare il Governo affinché rispetti gli impegni che ha preso con tutte le comunità coinvolte nell’organizzazione della manifestazione. Ci sono 20 Comuni che aspettano risposte, eppure il Commissario apre interlocuzioni fuori dal perimetro dei programmi concordati finora, prospettando interventi che hanno francamente poco a che fare i Giochi del 2026. Per quanto la copertura dello Stadio di Lecce sia un’opera del tutto condivisibile, non credo sia per niente opportuno – e su questo Iaia sarà sicuramente d’accordo con me – venga finanziato con risorse destinate alla riqualificazione del territorio tarantino. Se questo intervento si vuole fare e personalmente lo vedrei opportuno, lo si faccia con nuovi fondi stanziati dal Governo, visto che in nessuna delle tante versioni del Masterplan arrivate al Ministro Fitto c’è traccia di un’opera del genere. Penso si stia perdendo tanto tempo prezioso. Ci hanno garantito che il commissariamento avrebbe accelerato la realizzazione delle opere e invece tutto è inchiodato al palo. Speriamo che a pagarne le conseguenze non siano Taranto e i tarantini.”
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