Il tecnico alla vigilia del match: “In campo con coraggio, lucidità e oncentrazione massima, è la gara decisiva”
Alla vigilia della delicatissima sfida della stagione, Marco Giampaolo ha incontrato i giornalisti per presentare la gara tra Lecce e Torino, in programma domani sera al Via del Mare. Il tecnico giallorosso ha definito l’incontro “la partita più importante dell’anno”, sottolineando quanto sia necessario affrontarlo con equilibrio, determinazione e lucidità.
“Le emozioni e le pressioni vanno gestite con raziocinio. Dobbiamo andare oltre le difficoltà e mantenere un atteggiamento propositivo. Nonostante la nostra posizione in classifica, la squadra ha sempre lottato, spesso cedendo solo di misura”, ha affermato l’allenatore salentino, convinto delle possibilità di salvezza: “Abbiamo dimostrato di essere vivi, possiamo giocarci le nostre chance fino in fondo”.
Giampaolo ha assicurato il massimo impegno: “Farò tutto ciò che è nelle mie possibilità, e anche oltre, per salvare questa squadra. Il risultato si costruisce attraverso il gioco, e noi non siamo mai stati dominati. Si poteva fare di più? Sicuramente. Ma ora non conta. Serve solo coraggio e testa”.
Nel corso della conferenza è arrivata anche una riflessione autocritica sull’andamento stagionale: “Contro il Como abbiamo giocato male, ed è stata colpa mia. Ma nella maggior parte delle partite siamo sempre stati in gara, con i nostri limiti ma anche con i nostri punti di forza”.
Sul piano delle scelte tecniche, resta da sciogliere il nodo legato alle condizioni di Gaspar, che si è allenato a parte per tutta la settimana. “Se ci darà garanzie, giocherà lui. In caso contrario, sarà pronto Tiago Gabriel. Con lui mi confronto ogni giorno”, ha detto il tecnico.
In attacco, possibile conferma per N’Dri, anche se resta in vantaggio Pierotti per la corsia destra. “La scelta di N’Dri contro il Verona è stata legata a valutazioni tecnico-tattiche. Abbiamo cinque esterni diversi e scelgo in base alle esigenze specifiche”, ha spiegato Giampaolo.
Attesa anche per le decisioni a centrocampo, dove ci sarà concorrenza tra sette elementi per tre posti disponibili. “Ogni scelta nasce da valutazioni settimanali e dallo studio degli avversari. Poi tocca a me decidere”.
Il messaggio finale è stato diretto: “Nel calcio nessuno regala nulla. Dobbiamo pensare solo a noi e giocare con equilibrio e voglia. Le vittorie si costruiscono nei 90 minuti, più recupero. Servono freddezza, lucidità e la giusta dose di follia. Ma deve essere una follia responsabile”.
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