Futsal C1/M: Azzurri Conversano, finale fatale con Latiano

Gli Azzurri Conversano vanno vicinissimi a un’altra grande impresa, ma alla fine devono arrendersi al Football Latiano, seconda forza del torneo.

Sono gli episodi a condannare la formazione del presidente Mino De Girolamo che non riesce a bissare il successo ottenuto solo qualche settimana fa con la capolista Andria, complice la pesante espulsione comminata ai danni di Antonello Corona che ha di fatto cambiato la storia del match.

LA GARAGianpiero Giliberti, squalificato e quindi costretto a seguire i suoi dagli spalti, deve fare a meno di Sibilia, D’Ecclesiis, Laneve, Aiuto e Renna, ma recupera Caradonna il quale si accomoda inizialmente in panchina con lo starting five azzurro che è formato da Montrone, Pedone, Cannone, Corona e Ciavarella.

Sul fronte opposto, invece, i salentini, reduci da una precoce eliminazione dalle Final Four di Coppa Italia, si affidano a Di Bari, Gil, Misuraca, Lautaro e Marvich.

Davanti al pubblico amico del palazzetto Pineta, gli Azzurri partono bene anche se sono gli ospiti ad andare per primi vicino al vantaggio, ma Montrone è strepitoso nel chiudere lo specchio della porta a Marvich. Passa appena un minuto e i padroni di casa mettono la freccia con Corona che, sugli sviluppi di una rimessa laterale, lascia partire un bolide che piega le mani a Di Bari e fa esplodere il popolo conversanese. La rete galvanizza la compagine locale che acquisisce sempre più consapevolezza dei propri mezzi e per lunghi tratti appare padrona del campo. Il pareggio del Latiano, così, sembra arrivare quasi per caso: è il minuto 9 quando Jimenez trova l’angolo giusto alla sinistra di Montrone per la rete che fissa il punteggio sul parziale di 1-1. Colpiti, ma non affondati, gli Azzurri cercano di non disunirsi e con il solito Corona si riversano nuovamente nella metà campo salentina. Il numero 10 ci prova ancora con un perfido diagonale, trovando la pronta risposta dell’estremo ospite, mentre Cannone colpisce l’incrocio dei pali con una sassata delle sue. Nel finale di tempo c’è spazio anche per il palo colpito da Gil il quale di tacco prova a sorprendere senza fortuna Montrone: all’intervallo, dunque, il punteggio è di 1-1.

Nella ripresa la musica non cambia: i padroni di casa si confermano reattivi e concentrati, mentre il Latiano si mostra sornione e pronto ad approfittare del minimo errore locale. In casa Azzurri è sempre Corona a suonare la carica e ad andare vicino alla rete con una conclusione di controbalzo che termina di poco a lato. Ma è nella seconda metà di frazione che la sfida si accende. Ad inaugurare la girandola di emozione è il colpo da biliardo di Lemonache che, ben servito da Achille, firma il gol del 2-1 con un destro a giro che lambisce il palo prima di terminare la propria corsa in fondo al sacco. Poco più tardi Achille coglie un clamoroso palo che si rivela pesantissimo nell’economia del match. Sul ribaltamento di fronte, Corona stende Lautaro e viene espluso per doppio giallo con lo stesso Lautaro che sugli sviluppi del susseguente calcio di punizione sigla il 2-2.

Gli Azzurri questa volta accusano il colpo e, dopo un possibile giallo non estratto ai danni di Lautaro (sarebbe stato il secondo), devono fare i conti con la seconda realizzazione personale di Jimenez che firma il primo vantaggio salentino di giornata.

Nel finale sono due tiri liberi a chiudere il computo della marcature con Jafar e Cannone che non si fanno pregare nel concludere dal dischetto più lontano, mandando il match in archivio con il successo del Latiano per 4-3 e con la sconfitta per i conversanesi, costretti nel finale a fare a meno anche di Ciavarella, anch’egli espulso dai direttori di gara.

Azzurri Conversano – Football Latiano 3-4 (p.t. 1-1)

Azzurri Conversano: Montrone, Caradonna, Sciannamblo, Lemonache, Achille, Pedone, Bratta, Novelli, Ciavarella, Corona, Cannone, Pascale. All.: Pasquale D’Alessandro.

Football Latiano: De Risi, Di Bari, Jimenez, Conte, Gil, Misuraca, Jafar, Lautaro, Taccone, Marvich, Massafra, Molfetta. All.: Giordano Marelli.

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