Nel basso Salento, estate fa rima con un solo sapore: quello della frisa. Dimenticate menu complessi, perché quando il caldo si fa intenso, la regina indiscussa delle tavole è lei, una semplice ciambella di grano duro che racchiude l’essenza più autentica del territorio.
A raccontarcene i segreti è Christian, titolare di uno storico forno a legna ad Alessano.
Prima di mangiarla è necessario un rapido passaggio sotto l’acqua fredda, la cosiddetta “sponsatura” per ammorbidirla senza sfaldarla. Subito dopo, il condimento, che nella sua versione più classica prevede pomodori freschi, schiacciati direttamente sulla superficie ruvida, un pizzico di sale, una spolverata di origano e, infine, l’abbraccio dorato dell’olio extra vergine d’oliva del Salento.
Ma c’è anche chi la arricchisce con tonno, capperi, stracciatella, o con la tipica “ficandò”.
Da antipasto a piatto unico, la frisa è la compagna ideale di un pranzo leggero di ritorno dalla spiaggia o di una cena in giardino. Per farla ci vogliono pochi e semplici ingredienti, ma tanta maestria.
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