Francavilla, stadio fuori dai Giochi 2026: “Occasione persa”

FRANCAVILLA F.NA – “Un’altra enorme occasione fatta perdere alla nostra città, enorme”. Esplode la rabbia, sui social, del consigliere regionale e comunale Maurizio Bruno. E il perché è spiegato proprio dal politico francavillese: “Francavilla Fontana non è tra i comuni che nel 2026 ospiteranno in Puglia i Giochi del Mediterraneo: un evento sportivo internazionale a cui partecipano nazioni provenienti da tre continenti e che avrà addosso gli occhi del mondo”. E sul perché, aggiunge: “Gli amministratori dei comuni che ce l’hanno fatta si sono impegnati politicamente perché questo grandissimo evento potesse disputarsi nelle loro città. E ci sono riusciti. I nostri, di amministratori, no. Se ne sono infischiati,  come sempre. Il sindaco se n’è occupato solo 3 anni fa con un post in cui annunciava che Francavilla avrebbe preso parte con lo stadio. E abbiamo visto. Nemmeno questo. Non è così che si governa una città come Francavilla. Meritiamo di più”.

Ma non solo i Giochi del Mediterraneo, che invece si disputeranno a Brindisi, Avetrana, Taranto, Torricella, Fasano, Pulsano, Massafra, Martina, Fasano, San Giorgio, Statte. Ad alzare la voce ci ha pensato anche il movimento “Idea per Francavilla”: “Nono conosciamo le ragioni per le quali lo stadio di Francavilla Fontana, inizialmente inserito nel dossier degli impianti sportivi che avrebbero dovuto ospitare i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, sia successivamente scomparso dall’elenco delle strutture ospitanti. Lo verificheremo, così come verificheremo se ci sono i margini per recuperare”. E poi la replica al consigliere: “In ogni caso fa specie che il Consigliere Regionale Maurizio Bruno, dopo essere rimasto dormiente su questa come su tante altre questioni di cui si sarebbe dovuto occupare nell’esercizio del suo mandato istituzionale lautamente retribuito e quasi interamente sprecato facendo l’opinionista sui social, abbia trovato il coraggio di sciacallare senza il benché minimo ritegno, addossando alla amministrazione comunale colpe che evidentemente sono soprattutto proprie”.

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