Foggia ultima per reddito e occupazione: l’affondo di Angiola e Diurno

FOGGIA — «Nel 2023 la provincia di Foggia scivola all’ultima posizione in Italia per reddito disponibile delle famiglie, con appena 14.554 euro a testa, e si conferma la peggiore in Puglia per disoccupazione, con un tasso del 16%. Colpa anche di un capoluogo che non è più la locomotiva del territorio, ma una zavorra». A denunciare la situazione sono Nunzio Angiola, consigliere comunale e segretario provinciale di Cambia, e Guglielmo Diurno, dirigente dello stesso movimento politico.

«L’amministrazione Episcopo — proseguono — si limita a gestire i fondi ereditati dal PNRR e dal CIS Capitanata, senza capacità di programmazione o visione futura. Un anno e mezzo sprecato, senza crescita, occupazione e sviluppo. Il nostro movimento ha proposto idee concrete: dall’hub per il lavoro agile al coworking, fino all’ampliamento della pista del Gino Lisa per attirare compagnie low cost. Tutte bocciate o ignorate».

I due esponenti elencano una serie di mancanze dell’amministrazione comunale: l’accettazione passiva del progetto RFI di una seconda fermata al posto di una vera stazione, l’immobilismo sulla sicurezza nelle campagne, la crisi idrica trascurata, l’assenza di progettualità su social housing, PRG, Urban Center e Piano Casa, lo stallo della Fiera di Foggia, la mancanza di visione sul turismo e sul commercio.

«Anche in tema di legalità e mafia — aggiungono — ci sono solo palliativi. I beni confiscati restano inutilizzati, come dimostra il caso di Casa Panunzio, fermo da mesi. L’amministrazione continua a ignorare le nostre proposte, ma Foggia ha bisogno di un cambio radicale di passo. Serve una guida forte, visione e capacità di attrarre investimenti».

Angiola e Diurno concludono: «Il nostro movimento continuerà a essere portavoce di idee e proposte. Ma è tempo che la città si svegli e si liberi dall’inerzia che la sta soffocando».

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