Un nuovo episodio di violenza ha scosso il carcere di Foggia. Un gruppo di detenuti, reclusi in regime di alta sicurezza, è stato sorpreso dalla polizia penitenziaria mentre cercava di recuperare un pacco recapitato da un drone attraverso la finestra della cella. All’interno del plico, gli agenti hanno trovato telefoni cellulari e sostanze stupefacenti.
Alla scoperta del tentativo di introduzione illecita di materiale proibito, i detenuti hanno reagito con violenza, aggredendo il personale penitenziario. Gli agenti coinvolti hanno riportato contusioni e si sono dovuti recare all’ospedale cittadino per ricevere cure mediche.
Nella stessa giornata, la polizia penitenziaria ha sventato anche un tentativo di evasione. Un detenuto, dopo aver scavalcato una recinzione interna, si è barricato in una struttura all’interno del carcere. Dopo una breve resistenza, è stato rintracciato e bloccato dagli agenti, che lo hanno riportato in cella.
L’episodio riaccende i riflettori sulle criticità della casa circondariale di Foggia. “Ancora una volta – ha dichiarato Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) – denunceremo all’amministrazione penitenziaria questi gravi episodi, aggravati da una cronica carenza di organico e di supporti logistici. Auspichiamo che l’amministrazione centrale e il governo prendano seri provvedimenti”.
Il carcere di Foggia è già stato teatro in passato di episodi critici, tra cui una maxi evasione avvenuta nel 2020. Le sigle sindacali della polizia penitenziaria continuano a chiedere maggiori risorse e tutele per il personale, sempre più esposto a situazioni di pericolo.
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