Ferrandina, incidente sul lavoro: muore un 50enne

FERRANDINA – Un operaio di 50 anni ha perso la vita a Ferrandina questa mattina poco prima delle 8.00. La vittima, originaria di Ferrandina ma dipendente di un’azienda campana, stava lavorando in un impianto di depurazione. Non sono ancora chiare le circostanze di quanto accaduto: in un primo momento si è ipotizzato un incidente con un mezzo pesante. Successivamente della caduta nel depuratore. A fare chiarezza saranno le indagini. Non si esclude anche un malore prima dell’incidente. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e i sanitari del 118 con un elicottero e un’ambulanza che hanno potuto solo constatare il decesso. Si tratta del secondo morto sul lavoro in Basilicata dall’inizio del 2025.

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Intanto sul caso è intervenuto il segretario della UIL Basilicata, Vincenzo Tortorelli, che rilancia la campagna “Zero morti sul lavoro”.

“Il tragico incidente sul lavoro a Ferrandina, dove un operaio oggi  ha perso la vita, rilancia la nostra battaglia anche nell’anno appena iniziato per adeguati investimenti dello Stato a favore della sicurezza su tutti i posti di lavoro”, ha affermato Tortorelli sottolineando che è il secondo operaio morto nel  2025 e che proprio oggi l’Osservatorio Vega ha confermato che la nostra regione con 16 vittime sul lavoro nel 2024 è in “zona rossa” vale a dire l’area di maggiore incidenza degli  incidenti mortali e di infortuni. “E’ sempre l’edilizia che  si conferma in Basilicata il comparto a “più alto rischio” e che nel 2023 sono state 305 (dati Inail) le denunce di infortuni nell’intero settore delle costruzioni. Concordiamo con l’analisi di Vega: il precariato è una delle cause principali insieme al sistema dei subappalti che troppe volte sfugge alle normative di controllo. Specie sulla formazione il sindacato fa fino in fondo la sua parte – aggiunge – come abbiamo dimostrato  a novembre con il corso di formazione che si è tenuto a Potenza in attuazione di un progetto nazionale congiunto Feneal-Uil e Ital (Patronato Uil) – “costruiamo tutela e diritti” – sulle tutele in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali in edilizia. Una nuova tappa della campagna “Zero morti sul lavoro” che la Uil lucana attua già da alcuni anni coinvolgendo anche gli studenti, i lavoratori di domani e che riproporremo anche con azioni ed iniziative inedite già nelle prossime settimane. Ma è lo Stato che deve fare la sua parte.  Nel nostro Paese si continua a morire sui luoghi di lavoro, soprattutto in fabbrica e nei cantieri, e per questo oltre alla sensibilizzazione e alle proposte per quelli che consideriamo omicidi a tutti gli effetti già avanzate al Governo che nella manovra di Bilancio non ha messo un solo euro, serve rafforzare anche la rete delle nostre azioni di tutela dei lavoratori”.

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