TARANTO – Falsi incidenti stradali organizzati da una presunta associazione per delinquere. Questa l’accusa a carico di alcuni degli indagati dell’operazione Venere che, alle prime ore di questa mattina, ha portato all’esecuzione di 10 provvedimenti cautelari eseguiti dalla Polizia di Stato con il personale del Compartimento Polizia Stradale per la Puglia di Bari. Sono tre le misure agli arresti domiciliari, un obbligo di presentazione agli uffici della P.G. e sei sospensioni della professione per 12 mesi, a carico di avvocati e medici soggetti residenti nelle province di Taranto.
L’accusa
Gli arrestati, indagati per associazione a delinquere finalizzata alla simulazione di falsi incidenti stradali, nel corso del tempo avrebbero creato una vera e propria rete criminosa con il fine di conseguire l’indennizzo delle compagnie di assicurazioni attraverso la falsificazione, alterazione e pre-costituzione di documentazione sanitaria.
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