Ex Ilva, Urso: da cordate proposte serie. Presenza dello Stato non è la soluzione

Roma – La soluzione alla crisi dell’Ilva per Urso e’ vicina grazie, all’ingresso di un grande investitore internazionale, che sarà selezionato dai commissari tra i tre che partecipano alla gara, che farà di quel sito siderurgico in poco tempo il più green e il più avanzato d’Europa.
Ricorda i risultati ottenuti in poco meno di un anno, il Ministro ed è chiaro sul da farsi. “Lo Stato non resterà nell’azionariato dell’ex Ilva”. Dopo lo slittamento dal 31 gennaio al 14 di febbraio, i tre gruppi che godono dell’attenzione dei commissari e del Governo preparano i rilanci ma dovranno tenere conto dei profili industriali, occupazionali ed ambientali. Attualmente
gli indiani di Jindal e Baku steel, pare si siano resi disponibili a pagare il valore del magazzino oggi in dote all’ex ilva che ammonta in poco meno di mezzo miliardo di euro. La statunitense Bedrock per ora non ha manifestato questa volonta’. I sindacati intanto , fanno sapere che Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria ha fatto richiesta al ministero del Lavoro di prorogare la Cigs per 12 mesi per 3.420 lavoratori, di cui 2.955 a Taranto. L’inizio è previsto dal primo marzo 2025

 

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