Il ministro fa il punto sul siderurgico di Taranto: “Con lo stop di Afo1 piano industriale ormai superato. Anche il prestito ponte da rinegoziare”
Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, ha fatto il punto sull’attuale fase negoziale che coinvolge lo stabilimento siderurgico di Taranto intervenendo in un evento organizzato da La Verità.
“La nostra procedura è competitiva, visto che ora è stato conferito un mandato negoziale preferenziale con gli azeri”, ha spiegato Urso, riferendosi al gruppo Baku Steel. Tuttavia, il ministro ha precisato che “anche gli altri attori, gli indiani di Jindal e gli americani di Bedrock Industries, sono ancora in campo e potrebbero anch’essi eventualmente rilanciare”.
Urso ha inoltre chiarito che la situazione è mutata rispetto ai piani industriali inizialmente presentati: “È ovvio però che tutti dobbiamo prendere atto che il piano industriale presentato a loro e alla Commissione Ue, sulla base del quale è stato autorizzato un prestito ponte, oggi è inficiato” a causa dello stop all’Altoforno 1.
Il ministro ha così sottolineato come la complessità dello scenario industriale richieda ora una revisione del piano, in considerazione dei nuovi elementi emersi nelle ultime settimane e delle variabili che continuano a caratterizzare il futuro dell’impianto siderurgico.
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