Nuovo allarme dopo l’incendio all’Afo1, i sindacati: “Fuga di gas causata da uno scambiatore bloccato”
Una sospetta perdita di gas si sarebbe verificata nella mattinata di oggi, mercoledì 14 maggio, all’interno dell’acciaieria 2 dello stabilimento Acciaierie d’Italia di Taranto. A riferirlo sono fonti sindacali, secondo cui l’episodio avrebbe reso necessario l’allontanamento temporaneo del personale presente nell’area, come previsto dai protocolli di sicurezza.
La zona è stata evacuata per permettere alla ditta incaricata di localizzare e gestire la dispersione di gas. Stando alle prime ricostruzioni fornite dalle organizzazioni sindacali, la causa del problema potrebbe risalire al blocco di uno scambiatore, che non avrebbe funzionato correttamente. Fortunatamente non si registrano conseguenze per il personale.
Si starebbe valutando, nel frattempo, se procedere con interventi al gasometro in concomitanza con l’eventuale riavvio dell’acciaieria 1, attualmente ferma.
L’episodio segue di pochi giorni il grave incendio all’altoforno 1, verificatosi la settimana scorsa, e attualmente oggetto di sequestro probatorio da parte della procura. A seguito di quell’incidente, la produzione nello stabilimento è stata quasi dimezzata.
Nella giornata di ieri, l’azienda ha annunciato l’attivazione della cassa integrazione per 4.046 lavoratori in tutto il gruppo, di cui 3.538 nella sede di Taranto. Secondo i sindacati, il numero dei dipendenti coinvolti potrebbe ulteriormente aumentare. L’accordo firmato il 4 marzo scorso fissava invece un tetto massimo di 3.062 lavoratori in cassa a rotazione, di cui 2.680 a Taranto, su un totale di circa 10.000 dipendenti.
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