“E’ sempre più sconcertante l’atteggiamento di ArcelorMittal e dell’AD di Acciaierie d’Italia Lucia Morselli che ora, dopo l’ennesima rivalsa sui dipendenti, si mette persino di traverso al progetto di decarbonizzazione dell’acciaieria, accampando scuse ridicole e senza alcun riscontro”.
Così, Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico, in merito alla lettera firmata da Morselli rispetto alle “criticità tecniche, economiche e legali” del progetto di realizzazione dell’impianto di produzione del preridotto presso lo stabilimento siderurgico di Taranto.
“Credo che questo ulteriore ‘atto ostile’ spazzi via ogni dubbio residuo, semmai ce ne fossero, sulle intenzioni di ArcelorMittal, perfettamente incarnate nella gestione dell’AD Morselli. L’ex Ilva è stata rilevata per metterla fuorigioco, alla faccia dei progetti di bonifica e transizione e del destino di 10mila dipendenti del gruppo”.
“Se non ci stupisce affatto l’ennesimo schiaffo del socio privato, ciò che ci allarma è la totale indifferenza con cui il Governo (non) sta affrontando la questione. Mentre abbiamo 2500 dipendenti in cassa integrazione, prescrizioni ambientali non rispettate e un blocco ingiustificato del processo di decarbonizzazione, il Governo Meloni è profondamente diviso e inerte, continua a regalare soldi ai privati e a difenderli con un nuovo scudo penale. Presenterò un’interrogazione ai Ministri interessati, a partire da Urso e Fitto, per capire cosa ancora ci dobbiamo aspettare da questa farsa. Mi auguro che abbiano il coraggio di dire a Taranto e ai tarantini che stanno deliberatamente decidendo di far saltare in aria il piano di decarbonizzazione che in questi anni eravamo riusciti a costruire e finanziare”.
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