La Regione Puglia esprime forte preoccupazione per la nuova richiesta di cassa integrazione avanzata da Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. Il presidente Michele Emiliano, durante un’audizione in Senato sulla continuità produttiva e occupazionale dell’ex Ilva, ha annunciato che il 18 febbraio si terrà l’esame congiunto per il rinnovo dell’ammortizzatore sociale per un altro anno.
Rispetto all’accordo raggiunto nel luglio 2024, che prevedeva un massimo di 4.050 cassintegrati nel gruppo, di cui 3.500 a Taranto, l’azienda ha ora richiesto la cassa integrazione per 2.955 dipendenti dello stabilimento tarantino.
“Nonostante la riduzione del numero di lavoratori coinvolti, siamo preoccupati perché questa richiesta dimostra che i livelli produttivi attuali e attesi non sono ancora sufficienti a garantire equilibrio e sostenibilità finanziaria”, ha dichiarato Emiliano. Il governatore ha sottolineato che la produzione di acciaio è attualmente ben al di sotto della soglia di cinque milioni di tonnellate, compromettendo il rapporto tra costi e ricavi del ciclo produttivo.
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