Garantire i livelli occupazionali e un piano industriale coerente con le esigenze del territorio, con particolare attenzione alla decarbonizzazione. Sono questi i punti fermi ribaditi da Fabio Greco, presidente di Confapi Taranto, dopo la chiusura della fase di rilancio delle offerte per la vendita di ex Ilva.
Greco sottolinea l’importanza di tutelare le imprese dell’appalto siderurgico aderenti alla confederazione, affinché il risanamento e la riqualificazione dello stabilimento siano concreti. “Occorre siglare un protocollo di garanzia a tutela dell’indotto strategico”, afferma, spiegando che le aziende devono poter contare su continuità finanziaria e produttiva dopo la vendita. “Non devono più ripetersi le crisi degli ultimi anni, che hanno messo in ginocchio quasi tutte le imprese dell’appalto”, aggiunge.
In attesa della decisione del tribunale fallimentare di Milano sullo stato passivo di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, resta aperta la questione dei crediti Ifis. Greco evidenzia che si attende nelle prossime ore la delibera di Sace sulla cessione pro soluto dei crediti correnti, passaggio chiave per garantire la stabilità delle imprese coinvolte.
Il presidente di Confapi Taranto si dice fiducioso in un intervento del Governo. “Siamo certi che le nostre richieste saranno prese in considerazione e auspichiamo un confronto per individuare un giusto compromesso che assicuri un futuro solido al nostro territorio”, conclude..
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