La complessità della situazione legata al futuro dello stabilimento siderurgico di Taranto richiede, secondo Piero Bitetti, candidato sindaco del centrosinistra, «serietà e grande responsabilità da parte di tutti».
Taranto ha diritto di sapere
L’approvazione del decreto alla Camera impone una riflessione chiara. «I cittadini tarantini devono sapere quale sarà il destino della più grande acciaieria d’Europa a partire dai piani di bonifica, la tutela dell’occupazione e la futura gestione aziendale, in vista della prossima individuazione del nuovo gruppo industriale che ne prenderà le redini», afferma Bitetti.
Fondi per le bonifiche da potenziare
Bitetti sottolinea come i fondi destinati alle bonifiche non debbano essere sacrificati ma incrementati. «Taranto ha già pagato un prezzo altissimo in termini di salute. Non è più tempo di accordi al ribasso: la tutela della salute è un diritto costituzionalmente garantito e deve essere la nostra priorità».
Green economy come strada obbligata
Per Bitetti, la transizione ecologica non può restare un concetto astratto. «La svolta ispirata alla green economy deve essere perseguita con determinazione, attraverso investimenti mirati e coerenti con un modello di sviluppo sostenibile».
Dialogo e confronto indispensabili
Infine, il candidato sindaco auspica «discussioni di merito, con il coinvolgimento dei parlamentari ionici, delle istituzioni locali e delle organizzazioni sindacali. Taranto non può essere esclusa dalle decisioni che ne determineranno il futuro».
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