Su delega della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito, alle prime luci dell’alba di martedì 4 giugno, un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma.
L’operazione si è svolta nelle province di Roma, Napoli, Foggia e Viterbo portando a misure cautelari per 28 persone: 11 in carcere, 16 agli arresti domiciliari, una con obbligo di firma.
I soggetti sono gravemente indiziati di reati che vanno dall’associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, alla tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, fino alla procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.
Le indagini, iniziate nel giugno 2020 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e dirette dalla DDA di Roma, hanno permesso di raccogliere prove consistenti sull’esistenza di un sodalizio criminale con base logistica nella Capitale, operativo nell’area della Magliana e sul litorale laziale.
Il gruppo era capeggiato da Marcello Colafigli, uno dei promotori storici della “Banda della Magliana”, che, nonostante fosse in regime di semilibertà, è riuscito a pianificare traffici di droga internazionali, mantenendo contatti con la ‘ndrangheta, la camorra, la mafia foggiana e narcotrafficanti sudamericani.
Colafigli, noto per essere stato uno dei fondatori della Banda della Magliana insieme a Franco Giuseppucci, Enrico De Pedis, Maurizio Abbatino e Nicolino Selis, è stato condannato a più ergastoli per il sequestro e l’omicidio del Duca Massimo Grazioli Lante della Rovere e l’omicidio di Enrico De Pedis.
È importante precisare che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che tutte le persone coinvolte devono essere considerate innocenti fino a una sentenza definitiva.
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