È stato trovato il corpo dell’ultimo operaio disperso nell’esplosione del deposito Eni a Calenzano. Il bilancio delle vittime sale così a cinque. Dei 26 feriti, due versano in condizioni critiche a causa delle gravi ustioni.
Secondo i nuovi dettagli emersi, l’allarme è stato dato pochi secondi prima della deflagrazione, avvenuta alla pensilina 6 dell’area di carico, alle 10:21 e 30 secondi. L’esplosione iniziale ha innescato una serie di detonazioni che hanno coinvolto almeno cinque autocisterne.
Un’altra tragedia sul lavoro si è verificata stamattina sull’A1, nel tratto ciociaro: un operaio di 39 anni è morto travolto da un autoarticolato mentre eseguiva lavori di manutenzione in direzione sud, poco prima del casello di Cassino. La vittima, dipendente di una ditta casertana, era impegnata nel rifacimento della segnaletica stradale.
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