TARANTO- Si è svolta, nelle acque antistanti la città di Taranto, un’esercitazione aeronavale della Guardia di Finanza di contrasto ai traffici illeciti perpetrati via mare.
Nel corso dell’esercitazione, al Prefetto e al Procuratore della Repubblica di Taranto, accolti dal comandante del reparto operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, colonnello Armando Franza e dal comandante provinciale di Taranto, colonnello Massimiliano Tibollo, dopo aver preso imbarco su un pattugliatore veloce, sono state illustrate le peculiarità e le caratteristiche tecnico-operative dei mezzi aeronavali del Corpo presenti in Puglia.
In particolare, i mezzi navali, caratterizzati da spiccate performance operative, come l’ottima tenuta al mare, l’elevata velocità di circa 50 nodi e le moderne dotazioni tecnico-nautiche, fanno parte dell’avviato piano strategico di ammodernamento e potenziamento della flotta navale della Guardia di Finanza e contribuiranno a consolidarne il posizionamento istituzionale quale “unica polizia del mare”.
Come evidenziato alle autorità intervenute dal comandante del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto, tenente colonnello Nicolino Vardaro, nel corso di un briefing che ha preceduto l’esercitazione, la flotta aeronavale della Guardia di Finanza svolge un ruolo strategico al servizio del Paese, presidiando il mare, lo spazio aereo sovrastante e i circa 800 chilometri di costa pugliese in stretto e continuo coordinamento con i Reparti territoriali, investigativi e speciali presenti sul territorio.
La sua costante azione di sorveglianza delle frontiere marittime risulta indispensabile per contrastare, senza tregua, l’immigrazione clandestina irregolare e il traffico di migranti via mare e per l’organizzazione e la gestione dell’ordine pubblico in mare in occasione di eventi, esibizioni sportive, saloni nautici e manifestazioni culturali o di protesta.
Al Prefetto, al Procuratore della Repubblica e ai vertici delle locali forze dell’ordine presenti a bordo quali membri del comitato provinciale per l’ordine e per la sicurezza pubblica, sono state poi rappresentate le modalità con le quali le unità navali del Corpo inseguono e fermano le imbarcazioni dedite ai traffici illeciti via mare.
Al termine, al rientro in porto, le autorità partecipanti hanno salutato i finanzieri componenti gli equipaggi intervenuti nell’esercitazione, ringraziandoli per le attività svolte e sottolineando il fondamentale contributo in mare fornito dalla Guardia di Finanza.
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