BARI – Emergenza raccolta degli Pneumatici fuori uso. Confartigianato imprese lancia un nuovo appello al Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica dopo il grido di aiuto lanciato meno di un anno fa che non avrebbe ancora trovato una concreta risposta da parte delle istituzioni.
Il ciclico riproporsi del problema è – secondo l’associazione di categoria – sintomo di una situazione generalizzata di discontinuità del servizio, relativamente ai tempi di attesa e quantitativi ritirati, che non risponde ai fabbisogni degli autoriparatori-gommisti costretti ormai ad operare in una continua condizione di emergenza. La giacenza di oltre 450 tonnellate di Pfu inevasi nelle officine ricade sugli autoriparatori non solo sul piano operativo, ma anche economico esponendoli al rischio di incorrere in pesanti sanzioni amministrative, oltre a creare gravi conseguenze per l’ambiente e per la salute della collettività.
Il target aggiuntivo di raccolta attivato nel 2024, purtroppo, non è stato sufficiente per evadere i quantitativi pregressi di Pfu accumulati nelle officine
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