La situazione all’ospedale SS. Annunziata di Taranto è sempre più critica: un’unica ambulanza dedicata al trasferimento dei neonati prematuri non basta a garantire la loro sopravvivenza. Il rischio che i piccoli pazienti non arrivino in tempo nelle strutture adeguate è troppo alto.
L’allarme è stato lanciato da Giuseppe Lacorte, Segretario Generale della CISL FP Taranto Brindisi, che denuncia la grave precarietà dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN), già colpita da una drammatica carenza di personale. Dall’8 febbraio, tre medici hanno lasciato il reparto, lasciando in servizio solo due professionisti, tra cui il direttore, con il supporto di specializzandi che, per limiti normativi, non possono garantire una copertura adeguata.
Nonostante la convenzione tra la ASL Taranto e il Policlinico di Bari per l’invio di specialisti, la soluzione si è rivelata insufficiente. Nel frattempo, la ASL Brindisi ha sospeso i ricoveri dei neonati sotto le 34 settimane di gestazione, dirottandoli verso Lecce, aggravando ulteriormente l’emergenza nel territorio.
La CISL FP chiede un intervento immediato da parte delle istituzioni locali e regionali: “Non possiamo permettere che un sistema così fragile metta a rischio la vita dei neonati prematuri. Ogni minuto è cruciale: servono risposte concrete e immediate.”
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