“L’emergenza acqua in Puglia si aggrava giorno dopo giorno, servono azioni immediate per evitare un’estate a corto di risorse idriche”. È l’allarme lanciato dal consigliere regionale Antonio Paolo Scalera di La Puglia Domani (LPD) durante la seduta del consiglio regionale, dove si è discusso della grave crisi idrica che sta colpendo la regione.
Allarme siccità: numeri preoccupanti
Le precipitazioni di inizio anno non hanno risolto i problemi: il deficit idrico segna -65% rispetto al 2024, con una perdita di oltre 83 milioni di metri cubi d’acqua in soli dodici mesi. Gli invasi principali sono in riserva e nelle dighe lucane mancano 130 milioni di metri cubi. Le aree più colpite sono quelle del versante occidentale della provincia di Taranto, in particolare i comuni di Ginosa, Laterza, Castellaneta, Mottola, Palagianello, Palagiano e Massafra.
Le richieste di Scalera: investimenti e nuove fonti idriche
Scalera chiede alla Regione Puglia interventi concreti, tra cui manutenzione delle infrastrutture idriche, incentivi per il riutilizzo delle acque reflue e misure di risparmio idrico. Propone inoltre di rendere fruibili fonti idriche alternative, come il Tara, il Bradano e i pozzi inutilizzati, oltre a inserire le acque reflue nelle reti consortili esistenti.
Agricoltura in difficoltà e mozione in Consiglio
La crisi sta mettendo in ginocchio le imprese agricole, già provate dall’estate scorsa. Scalera ha inoltre sollecitato la sospensione del tributo 630 e l’annullamento delle procedure di riscossione coatte, chiedendo che la sua mozione venga discussa il 1° aprile. “Speriamo non sia un pesce d’aprile per gli agricoltori, perché le cartelle continuano ad arrivare”, ha concluso.
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