Psicofarmaci senza ricetta a 180mila minorenni: i dati shock della Relazione 2025
Nonostante un leggero calo complessivo nel consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani italiani, il 2024 registra due picchi negativi che preoccupano gli esperti: l’incremento record dei decessi legati alla cocaina e l’aumento del consumo di antidepressivi senza prescrizione tra i minorenni. È quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento presentata nel 2025, che analizza i fenomeni legati alle tossicodipendenze con dati riferiti all’anno precedente.
Secondo il report, il 35% dei decessi per intossicazione acuta letale è stato causato dalla cocaina, che per la prima volta ha raggiunto quasi lo stesso numero di morti dell’eroina: 80 contro 81. Si tratta del valore più alto mai registrato per questa sostanza. Le analisi delle acque reflue confermano la diffusione della cocaina, che con 11 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti è la seconda droga più usata nel Paese dopo la cannabis (52 dosi).
Un altro dato allarmante riguarda l’uso non medico di psicofarmaci tra i giovani: sono 510mila gli studenti tra i 15 e i 19 anni che ne hanno fatto uso almeno una volta nella vita, e 180mila i minorenni (15-18 anni) che li hanno assunti solo nell’ultimo anno. Il fenomeno è particolarmente marcato tra le studentesse, con una prevalenza più che doppia rispetto ai coetanei maschi.
Nonostante questi segnali critici, la Relazione evidenzia un calo complessivo nell’uso di droghe tra gli studenti nel 2024: cannabis dal 22% al 21%, Nps (nuove sostanze psicoattive) dal 6,4% al 5,8%, cannabinoidi sintetici dal 4,6% al 3,5%, stimolanti dal 2,9% al 2,4%, cocaina dal 2,2% all’1,8%, allucinogeni dal 2,0% all’1,2%. Gli oppiacei restano stabili all’1,2%.
Preoccupano anche le nuove forme di droga, tra cui la cosiddetta “cocaina rosa”, una miscela di Mdma e ketamina in polvere colorata, identificata in diversi sequestri nel 2024. Il Sistema nazionale di allerta rapida ha gestito 437 segnalazioni, individuando 79 nuove sostanze psicoattive sul territorio.
L’aumento della potenza dei derivati della cannabis è un altro aspetto critico: la concentrazione di Thc nell’hashish è passata dal 7% del 2016 al 29% nel 2024, soprattutto nei prodotti liquidi per sigarette elettroniche.
Non meno allarmante il quadro sul gioco d’azzardo: oltre 1,5 milioni di studenti dichiarano di aver giocato almeno una volta nella vita, e 1,42 milioni lo hanno fatto nell’ultimo anno. Si tratta del livello più alto mai registrato. Inoltre, 290mila studenti minorenni presentano comportamenti problematici legati ai videogiochi, con reazioni emotive intense all’impossibilità di giocare.
La fotografia scattata dalla Relazione 2025 restituisce un’Italia giovanile in cui il fenomeno della droga si trasforma e si complica, richiedendo nuove strategie di prevenzione e intervento che tengano conto anche del disagio psicologico, della digitalizzazione delle dipendenze e dei rischi legati alla salute mentale.
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