La stretta arriva in un momento segnato da nuovi episodi di violenza nelle scuole: da sei mesi fino a 5 cinque anni di reclusione
Il Governo ha approvato una serie di misure mirate a rafforzare la sicurezza all’interno degli istituti scolastici. Tra le novità principali, l’introduzione dell’arresto obbligatorio nei casi di aggressione in flagranza o semi-flagranza ai danni di insegnanti e dirigenti. Il provvedimento non si applicherà ai minorenni, ma prevede un inasprimento delle pene per le lesioni lievi: le sanzioni passano da un minimo di sei mesi fino a un massimo di cinque anni di reclusione.
La stretta arriva in un momento segnato da nuovi episodi di violenza nelle scuole. Proprio nella giornata dell’approvazione del decreto, lo studente di un liceo di Torino ha colpito una professoressa con un calcio e ha aggredito un altro docente con uno schiaffo. Quest’ultimo ha richiesto assistenza medica al pronto soccorso e ha successivamente sporto denuncia alla Polizia.
Oltre alle misure penali, l’esecutivo ha annunciato la volontà di rendere strutturale la copertura assicurativa per infortuni sul lavoro, estendendola sia agli studenti che al personale scolastico.
Il nuovo pacchetto normativo ha ricevuto il sostegno della maggioranza parlamentare, ma ha generato un acceso dibattito pubblico e politico. Le opposizioni e alcune associazioni studentesche hanno contestato la visione repressiva alla base dell’intervento.
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