BARI – Il tira e molla tra comune di Polignano e Regione di certo non finisce qui. Costa Ripagnola. Un nuovo capitolo si apre per la potenziale costruzione di luxury resort laddove oggi insistono delle costruzioni rupestri considerate patrimonio da tutelare. E così il Comune va contro via Gentile, nella partita per la realizzazione dell’eco-resort. La conferenza dei servizi regionale, il 4 agosto scorso, ha confermato il Paur (provvedimento autorizzatorio unico) ritenendo valido quello già rilasciato nel 2019 ma con alcune prescrizioni. Un ok che non va giù agli ambientalisti e allo stesso Comune: “Siamo perplessi. La nostra intenzione è di impugnare la sentenza e di non dare parere positivo al vecchio provvedimento amministrativo per costruire”, dice il sindaco Vito Carrieri. “Dopo la sentenza della Corte costituzionale dello scorso anno occorrerebbe un nuovo Paur: non si può incerottare quello vecchio”, interviene l’avvocato Ascanio Amenduni che rappresenta i comitati ambientalisti. E poi c’è il versante penale non chiuso: dopo il dissequestro dell’area a gennaio e la richiesta d’archiviazione avanzata dalla Procura di Bari, le associazioni hanno fatto opposizione e hanno richiesto un’udienza al gip, ancora non fissata.
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